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Subnet Mask


La subnet mask suddivide una rete più grande in una rete più piccola. Dall'esempio contenuto nella
pagina indirizzi IP risulta chiaro che la proliferazione media di una rete di piccole dimensioni sarebbe presto improponibile dato il numero degli host interconnessi. 

Per connettere a una rete più grande gli host appartenenti a una rete più piccola si utilizza il concetto di maschera di sotto rete. Rovistando un rete abbiamo trovato un bellissimo esempio (non è farina del nostro sacco) ma spiega molto bene il concetto di sottomaschera di rete interna. In questo esempio un gateway di una scuola accoglie una sotto rete formata da più computer appartenenti alla biblioteca al laboratorio di matematica e al laboratorio sistemi. 

La subnet mask è costiuita dall'indirizzo 255.255.255.0

subnet_mask_Cattura





















Si noti che tale configurazione è perfettamente adeguata alla costituzione di reti anche di medio - grandi dimensioni.

Quindi la subnet mask funziona tramite la mascheratura di una parte dell'indirizzo IP. Questo fa si che il protocollo TPC IP sia in grado di distinguere tra l'ID di rete interconnessa e l'ID host interconnesso. Se il protocollo riconosce il senso della comunicazione saprà interpretare se il pacchetto in transito è rivolto all'esterno (rete remota es www) o all'interno della rete. E' indispensabile che per comunicare fra loro tutti i computer abbiano la stessa subnet mask di appartenenza.

Per la corretta configurazione di una piccola rete aziendale o domestica è indispensabile assegnare un indirizzo IP statico di rete interna ai dispositivi interconnessi. Quello che segue è un esempio di configurazione in windows vista della scheda di rete relativamente al protocollo TPC IP


Configurazione manuale statica senza server DHCP (rete impostata manualmente)

card_net_tpc_ic





















 









Un indirizzo IP statico è quindi configurato in reti di piccole dimensioni dove è possibile assegnare automaticamente o manualmente indirizzi univoci che non cambiano mai (statici) e dove non è disponibile un server DHCP per la formazione automatica delle reti semplificate. 

La maschera del TPC IP richiede quindi : 

1) un indirizzo di rete interna di tipo statico
2) La subnet mask di riferimento
3) Il gateway di riferimento se presente nella rete
4) Indirizzo server DNS primario (domain name system) il DNS serve per interpretare (tradurre) gli indirizzi da testuali a numerici e quindi trasforma l'indirzzo IP in nome del dominio (google.it , altavista.com ecc..)
5) Indirizzo server DNS secondario o alternativo nel caso il DNS primario non dovesse rispondere

Configurazione automatica dinamica con server DHCP (protocollo di formazione delle reti semplificate)

Il server DHCP in realtà non è una macchina che assegna indirizzi ma è un servizio di rete o protocollo che assegna IP dinamici a reti di piccole dimensioni. Molto spesso non è possibile attivare il server DHCP poichè sempre più spesso l'hardware e il software richiedono per alcune caratteristiche avanzate l' amministrazione di permessi che dipendono appunto dall'identificativo IP. 

Ecco una macchina sulla quale si è ritenuto di attivare il server DHCP protocollo di formazione delle reti semplificate

dhcp
























Nel prossimo articolo parleremo degli strumenti di diagnosi del funzionamento TPC IP. I comandi PING e IPCONFIG.

Massimo Bellati per
tecnologiaeprogresso.com



 

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